Remembering Tullio Mobiglia - Claudio Bianzino Quintet In evidenza
Sabato 25/5/2019
Orario:
21:00
Sala sopra Porta S. Agostino, Vialle delle Mura, Bergamo Alta.
Claudio Bianzino sax
Luigi Martinale pianoforte
Gianpiero Malfatto trombone
Stefano Profeta contrabbasso
Paolo Franciscone batteria
Il concerto è dedicato a Tullio Mobiglia, sassofonista e violinista italiano, pioniere del jazz in Europa negli anni a cavallo della seconda guerra mondiale.
Diplomato in violino al Conservatorio di Genova, nel 1934 inizia a suonare sulle navi, verso gli Stati Uniti, dove si accosta al jazz diventando amico di Coleman Hawkins tra gli alltri musicisti d'oltreoceano. Si mette in luce come il miglior sassofonista italiano del periodo e nel 1940 viene chiamato a suonare a Berlino, ottenendo molto successo, dove crea la sua prima formazione costituita da altri musicisti italiani con cui pubblica le prime incisioni a 78 giri e dove ha occasione di suonare con Django Reinhardt. Per il divieto di suonare musiche americane il repertorio è costituito da brani di musicisti europei ed anche da arrangiamenti jazz di canzoni di musica leggera italiana.
Tornato in Italia, all'inizio del 1945 riforma la sua orchestra con altri musicisti, ottenendo un contratto per incisioni con la Columbia e poi con la Telefunken, Cetra e Durium, riprendendo anche a suonare il violino, suo primo strumento.
Nel 1967 viene chiamato dal Conservatorio di Helsinki ad insegnare il violino, incarico che terrà fino agli anni '80; nella capitale finlandese trascorrerà gli ultimi anni fino alla morte avvenuta nel 1991.
I musicisti del Claudio Bianzino Quintet sono noti a livello internazionale vantando numerose e prestigiose collaborazioni in esibizioni ed incisioni discografiche e operando anche nell'ambito della direzione orchestral, compositivo e didattico.
“I musicisti del Claudio Bianzino Quintet dedicano questo concerto a Tullio Mobiglia, sassofonista e violinista italiano, pioniere del jazz in Europa negli anni a cavallo della seconda guerra mondiale.
Diplomatosi in violino, nel 1934 inizia a suonare sulle navi verso gli Stati Uniti, dove si accosta al jazz diventando amico di Coleman Hawkins. Apprezzato come il miglior sassofonista italiano del periodo, si trasferisce a Berlino dove crea una formazione costituita da musicisti italiani e dove ha occasione di suonare con Django Reinhardt.”
- Ingresso:
- Ingresso libero
- Dove:
- Bergamo